raggruppamento da diciotto teams. Confidando in un inverno sereno si guarderà con grande attenzione all’aspetto disciplinare, alla puntualità, al rispetto dell’avversario ed al rispetto delle presenze, una per la prima fase e due per le fasi finali, assolutamente da salvaguardare. Lo “stadio” dell’Atletico Grifone è pronto ad accogliere una nuova stagione legata al mondiale, lo stesso varrà per quella estiva cui vigerà l’obbligo di nominativi delle nazionali, e l’incoronazione di un nuovo campione.
Nuovo a ragion forza in quanto mancherà l’Inghilterra, lasciando di conseguenza carta bianca in primis al terribile duo Monteverde, o Nuova Zelanda che si voglia dire, Paraguay, vicine anche nella summer season al colpo grosso stavolta più che mai unico grande obiettivo. Territo, Ghilardi e compagnia bella vigeranno sempre sotto la guida del capitano Stefanelli, mentre Taglieri va a prendere sempre maggiormente le redini di un club unito più che mai con il solito Proietti magnifica arma in più, convinto nel migliore la semi di un grande estivo appena trascorso. Ai nastri di partenza l’immancabile Olanda di Sfratato, Risolo e Guerrini a confermare Gioffrè tra i pali per un’imperdibile testa a testa con l’amico rivale Doronzo, tornato a difendere la porta della bella Italia. Cambia tanto, almeno dai rumors settembrini, il Messico che conferma giusto qualche elemento mutando nome, Colombia, ed aspetto, al contrario dei ragazzi di Cuba i quali, sempre guidati dalla professionalità di Lancellotti, ripropongono Crescenzo senior e D’Angelo, potendo certamente ambire a qualcosa in più. Almeno sulla carta può incutere timore la Danimarca del miglior portiere del 2021 Di Clemente abile nel formare però tutt’altro team rispetto la Fiorentina che fu, con il solo Kamel nome noto della manifestazione. Ritorni importanti quelli del VLC, ex Donna Olimpia, con Sarappa e De Pace a farla da padroni, quello del Piovra Team con Lunadei, vice re dei bomber qualche anno fa, pronto nel riproporsi alla sua maniera sottoporta e quello del Brasile di Limeli e Sansabini, finalista in Europa qualche anno fa, voglioso di riscattare la cocente sconfitta “di rigore” patita all’epoca. Impensabile una Mikonos senza la Romania di Coseru e Dudu, anche quest’anno ai nastri di partenza con qualche conferma e qualche interessante novità e dell’altra “rappresentativa estera” del Perù, stavolta con Rodriguez alla guida a dichiarare una formazione sicuramente più giovane delle precedenti ma altrettanto tecnica, alla stessa stregua della Scozia di Tosoni e Fatom, freschi finalisti in Europa e sempre più vicini al grande colpo dopo i quarti raggiunti nel 2021. Totali novità la Germania talmente desiderosa di calcare i campi della Mikonos da accettare di affrontare un lungo viaggio pur di riuscirci, l’Aston Birra di Bancouly ed il Venezia di Pioggiarella, di cui siamo a conoscenza solo di un pregresso importante nel calcio a 8 per entrambe e quelle del ReaLazioRoma giovanissimo team già visto nel C8 e dell'F.C.Prestopino di "Bibbo", talento ancora non del tutto esploso passato al campo 40x20.
Il forte vento del cambiamento che sta soffiando sulla Mikonos risulta ben concreto già da questa panoramica introduttiva e sempre più d’impatto si potrà percepire nel corso di una rassegna che di certo però non perderà gli stabili equilibri di sempre fondati sua agonismo, rispetto reciproco e divertimento. Sono i nostri anni questi ed è giusto viverli a piene mani. A febbraio sarà incoronato il ventiseiesimo campione.